Lot Essay
Nella sua biografia di Mario de' Fiori (1730-36), Lione Pascoli considerava il pittore il primo specialista di natura morta dei "quattro che nei tempi moderni han superato gli altri" (cf. L. Salerno, La natura morta italiana, 1560-1805, Roma 1984, p. 174). La sua fama fu così ampia e le sue invenzioni nel campo della natura morta tanto influenti da incidere sulla produzione di artisti tardo-barocchi come Abraham Brueghel, il quale ancora nel 1671, scrivendo di Mario de' Fiori a Don Antonio Ruffo, dichiarava che "il suo valore è prima del mio" (cit. da L. Laureati in AA.VV., La natura morta in Italia, a cura di F. Porzio e F. Zeri, Roma 1989, II, p. 759).
I due dipinti del presente pendant sono situabili tra gli esempi tipici della maturità di Mario de' Fiori, e dal punto di vista della composizione è evidente il loro rapporto rispetto ai due 'Vasi di fiori' già a Bologna, Collezione privata; due opere di misure quasi identiche, e che presentano lo stesso motivo del piede dei vasi leggermente sporgente dal piano di pietra su cui sono poggiati (cf. L. Laureati, cit., figg. 897-898, p. 766). I vigorosi contrasti di luce sui fiori e sui vasi - una costante dello stile di Mario de' Fiori - accentuano l'evidenza plastica delle forme. I rilievi figurati su entrambi i vasi mostrano la profonda conoscenza accumulata da Mario de' Fiori nell'arte classica e nella pittura del suo tempo. I numeri d'inventario sul retro delle cornici e sui telai indicano l'appartenenza delle due opere ad una antica collezione, e le cornici sembrano essere state concepite espressamente per i due dipinti.
I due dipinti del presente pendant sono situabili tra gli esempi tipici della maturità di Mario de' Fiori, e dal punto di vista della composizione è evidente il loro rapporto rispetto ai due 'Vasi di fiori' già a Bologna, Collezione privata; due opere di misure quasi identiche, e che presentano lo stesso motivo del piede dei vasi leggermente sporgente dal piano di pietra su cui sono poggiati (cf. L. Laureati, cit., figg. 897-898, p. 766). I vigorosi contrasti di luce sui fiori e sui vasi - una costante dello stile di Mario de' Fiori - accentuano l'evidenza plastica delle forme. I rilievi figurati su entrambi i vasi mostrano la profonda conoscenza accumulata da Mario de' Fiori nell'arte classica e nella pittura del suo tempo. I numeri d'inventario sul retro delle cornici e sui telai indicano l'appartenenza delle due opere ad una antica collezione, e le cornici sembrano essere state concepite espressamente per i due dipinti.