Joseph Heintz II, Giuseppe Enzo (1600 circa-dopo il 1678)
Joseph Heintz II, Giuseppe Enzo (1600 circa-dopo il 1678)

Lo sbarco alla Piazzetta di San Marco di un Capitano da Mar, accolto dal Doge Francesco Molin

Details
Joseph Heintz II, Giuseppe Enzo (1600 circa-dopo il 1678)
Lo sbarco alla Piazzetta di San Marco di un Capitano da Mar, accolto dal Doge Francesco Molin
firmato 'Joseph Heintius Eques Auratus p.'
olio su tela
cm 125x230

Lot Essay

L'aspetto più interessante della produzione di Heintz è costituito dai dipinti che illustrano feste e scene di vita veneziana. Ancora durante la seconda metà del Seicento le vedute di Heintz costituivano un genere pittorico inusuale, ed esercitarono un'influenza fondamentale sulla formazione di specialisti settecenteschi di scene della vita veneziana come Carlevarijs, Canaletto, Guardi, Richter, etc. Heintz produsse le sue rappresentazioni di eventi pubblici e di momenti di aggregazione di massa con spirito e humor, e per tal motivo si guadagnò l'epiteto "pitor bizaro e capricioso", conferitogli dal Boschini nella Carta del navegar pittoresco (1660).
Una serie importante di feste veneziane, che si trovava a Roma nella collezione della famiglia Doria Pamphilj, è stata dispersa prima del 1937 [sulla serie Doria Pamphilj e sulla produzione di Heintz cf. AA.VV., Le feste e le maschere veneziane (catalogo, a cura di G. Lorenzetti), Venezia, 1937, pp. 8, 32-33, figg. 6-11; T. Pignatti, Il Museo Correr di Venezia. Dipinti del XVII e XVIII secolo, Venezia, 1960, pp. 191-192; P. Zampetti, I Vedutisti veneziani del Settecento (catalogo), Venezia, 1966; R.Pallucchini, La pittura veneziana del Seicento (1981), Milano, 1993, I, pp. 152-155; II, figg. 435-449; E. Safarik, La pittura, in AA.VV., Storia di Venezia, Roma, 1995, passim]. Dai documenti nell'archivio della famiglia non è possibile determinare il numero di dipinti che componevano la serie. Quattro di essi sono oggi a Venezia, Museo Correr, (inv. nn. 2058, 2059, 2060, 2061) e raffigurano 'La processione del Redentore', 'La caccia dei tori in campo San Polo', 'L'ingresso del Patriarca Federico Corner a San Pietro' e 'Il "Fresco" in barca a Murano'. 'La caccia ai tori' è firmata 'JOSEPH HEINTIUS EQUES AURATUS P. 1648", e così anche 'Il "Fresco" a Murano'. La quinta tela della serie Doria, tuttora presso la famiglia, è esposta nella Galleria Doria Pamphilj (Roma). Rappresenta una 'Festa popolare in piazza San Marco', ed è firmata 'JOSEPH HEINTIUS EQUES AURATUS'. Tutti i dipinti della serie misurano tra 115 e 117 cm d'altezza e 205 e 207 cm di larghezza. Il presente dipinto, anch'esso firmato, mostra l'incontro tra un Capitano da Mar, attualmente non identificato, e il Doge Molin (1646-1655). La guerra di Candia contro i Turchi, protrattasi fino alla caduta della città nel 1669, fu motivo di frequenti festività indette in occasione dei trionfi navali della flotta veneziana, e il presente dipinto ne illustra esemplarmente una, purtroppo al momento non identificabile. Per tema, misura, firma e data il presente dipinto sembra direttamente collegabile al ciclo della collezione Doria Pamphilj, e in tal caso esso sarebbe l'unico della serie ancora sul mercato. Inoltre esso riveste un interesse specifico per la presenza dell'autoritratto di Heintz, che appare in piedi sulla sinistra della tela e indossa l'ordine cavalleresco citato nella firma. Citando il giudizio del Lorenzetti sulle opere di Heintz, 'Lo sbarco di un capitano da Mar' mostra "il brio descrittivo, la varietà, e la vivacità dei costumi, delle macchiette schizzate con facilità e con brio" dal pittore, che nelle sue fastose cronache della vita della Serenissima ce ne mostra una fase sfolgorante, ancora in grado di celarne l'imminente declino [cit. da A. Peltzer, Quadri sconosciuti di Giuseppe Heintz (Enzo) il Giovane, in 'Arte Veneta', VI, 1952, pp. 191-192].
Siamo grati al dottor Eduard Safarik per l'assistenza fornita nella catalogazione del presente dipinto.