Antonio Mancini (1852-1930)
Antonio Mancini (1852-1930)

In giardino

Details
Antonio Mancini (1852-1930)
In giardino
datato e firmato Amelia 1919/A.Mancini
olio su tela
cm 150x115
sul retro reca: cartellini ed etichette della XII Biennale di Venezia con riferimenti ad autore, titolo e numero dell'opera (559); scritta e firma dell'Artista; sulla tela scritte ricordo di diversi artisti, tra cui Sergent, Carlandi ed altri.
Provenance
Roma, Prof.Francesco Ciancarelli
Literature
1920, Venezia, Catalogo della XII Esposizione Internazionale della Città di Venezia, p.7 n.12
Exhibited
1920, Venezia, XII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia

Lot Essay

Esposto alla "Mostra Individuale" dell'Artista alla XII Biennale di Venezia nel 1920 assieme ad altre 19 opere, questa importante tela reca sul verso l'omaggio scritto di artisti e amici, tra cui il grande Sargent, che ebbe a dire di lui: "è in Italia che ho incontrato il più grande pittore vivente: Antonio Mancini":
In questa opera datata 1919, immediatamente seguente al periodo di Frascati conclusosi nel 1918 - in cui l'Artista dopo i grandi successi nel mondo lavora nella città laziale per il ricco industriale francese Fernand Du Chène De Vère - si ammira una straordinaria robustezza nell'impianto compositivo - strutturato sulle due figure composte nei loro abiti bianchi ricchi di spessori e vibrazioni - ancora controllato nell'impostazione classicheggiante che non impedisce tuttavia la sontuosa esibizione della materia pittorica.
"Mancini è un occhio" scrisse Vittorio Pica, un occhio che capta ed accentua ogni palpito delle persone e delle cose.