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Bava Beccaris, Fiorenzo (Fossano, Cuneo 1831-1924; generale e senatore del Regno) - Il lotto , di grandissimo interesse storico, comprende le carte del generale più alcune carte di famiglia. La carriera del generale Bava Beccaris, di nobile famiglia piemontese, si svolge tutta nell'esercito piemontese e poi italiano. Prende parte alla guerra di Crimea (1855) e alla campagna del '59. A Custoza, nel '66, si ricopre di gloria in un assalto alle postazioni austriache. Prima generale di brigata e direttore dell'artiglieria e genio; poi generale di divisione e comandante la divisione di Roma; poi generale di corpo d'Armata, comandante prima del VII e poi del III. Nel 1898 è Regio Commissario a Milano dove comanda la repressione dei moti popolari. Per aver assolto tale incarico secondo le indicazioni del governo, viene nominato grande ufficiale e poi senatore. Nel 1904 è nominato membro del consiglio dell'ordine militare di Savoia. Scrisse: "Esercito italiano, sue origini, suo ampliamento e stato attuale". Morì a Roma nel 1924.
Il lotto comprende diverse buste che raccolgono tutta la documentazione conservata dal generale, in particolare sui fatti del '98. In particolare cinque contenitori (13) di manoscritti vari di suo pugno compresi tra il 1874 ed il 1898 (alcune centinaia di pagine); gli appunti autografi di una prima stesura delle memorie del generale (11); alcune pagine autobiografiche su un quaderno relative al 1899 ed al 1914 (7); la stesura definitiva delle memorie autografe inedite del generale (4): si tratta di 12 fascicoli relativi al periodo dal 1851 al 1898; sul '98 vi sono tre fascicoli, che contengono anche documenti. Un fascicolo sulle condizioni degli operai e della truppa nel 1898 (9): contiene minute di relazioni di prefetti e comandanti delle varie piazze della Lombardia. Un grosso fascicolo sul 1898 (14) contenente: memorie del generale; lettere a lui dirette dal ministro della guerra, dal primo aiutante di campo del Re e dal ministro della Real Casa; telegrammi vari; rapporti, relazioni, opuscoli; elenco fabbriche di Milano; lettere del presidente del Consiglio sul '98; proclama di Bava Beccaris alla città; un fascicolo sul cardinale Ferrari; un fascicolo di omaggi e ringraziamenti. Un fascicolo di giornali e ritagli sul '98 (4). Opuscoli vari (5). Corrispondenza relativa al '98, in particolare 10 lettere del prefetto di Milano (2). Giornali e ritagli (3). Un fascicolo di corrispondenza sul '98 (15). Due piccole buste contenenti felicitazioni per il comportamento tenuto durante i moti (18 e 18bis). Lettere del generale Di Revel e altri (20). Nel lotto si trovano anche altri fascicoli di corrispondenza: un fascicolo dal 1873 al 1920 (17), un altro dal 1894 al 1908 (16), due di corrispondenza varia (19 e 1), uno di corrispondenza tra il 1872 ed il 1905 (8). Il lotto comprende anche una bella foto ufficiale del generale con autografo. Al lotto sono annessi anche documenti familiari precedenti: diverse lettere patenti a Francesco Bava Beccaris (sec. XVII) e 10 pergamene di epoche diverse con sigilli (21). L'eccezionalità della documentazione, essenziale per ricostruire uno dei momenti più drammatici della storia d'Italia, fa di questo lotto un "corpus" documentario assolutamente unico
Il lotto comprende diverse buste che raccolgono tutta la documentazione conservata dal generale, in particolare sui fatti del '98. In particolare cinque contenitori (13) di manoscritti vari di suo pugno compresi tra il 1874 ed il 1898 (alcune centinaia di pagine); gli appunti autografi di una prima stesura delle memorie del generale (11); alcune pagine autobiografiche su un quaderno relative al 1899 ed al 1914 (7); la stesura definitiva delle memorie autografe inedite del generale (4): si tratta di 12 fascicoli relativi al periodo dal 1851 al 1898; sul '98 vi sono tre fascicoli, che contengono anche documenti. Un fascicolo sulle condizioni degli operai e della truppa nel 1898 (9): contiene minute di relazioni di prefetti e comandanti delle varie piazze della Lombardia. Un grosso fascicolo sul 1898 (14) contenente: memorie del generale; lettere a lui dirette dal ministro della guerra, dal primo aiutante di campo del Re e dal ministro della Real Casa; telegrammi vari; rapporti, relazioni, opuscoli; elenco fabbriche di Milano; lettere del presidente del Consiglio sul '98; proclama di Bava Beccaris alla città; un fascicolo sul cardinale Ferrari; un fascicolo di omaggi e ringraziamenti. Un fascicolo di giornali e ritagli sul '98 (4). Opuscoli vari (5). Corrispondenza relativa al '98, in particolare 10 lettere del prefetto di Milano (2). Giornali e ritagli (3). Un fascicolo di corrispondenza sul '98 (15). Due piccole buste contenenti felicitazioni per il comportamento tenuto durante i moti (18 e 18bis). Lettere del generale Di Revel e altri (20). Nel lotto si trovano anche altri fascicoli di corrispondenza: un fascicolo dal 1873 al 1920 (17), un altro dal 1894 al 1908 (16), due di corrispondenza varia (19 e 1), uno di corrispondenza tra il 1872 ed il 1905 (8). Il lotto comprende anche una bella foto ufficiale del generale con autografo. Al lotto sono annessi anche documenti familiari precedenti: diverse lettere patenti a Francesco Bava Beccaris (sec. XVII) e 10 pergamene di epoche diverse con sigilli (21). L'eccezionalità della documentazione, essenziale per ricostruire uno dei momenti più drammatici della storia d'Italia, fa di questo lotto un "corpus" documentario assolutamente unico