LEOPARDI, Giacomo (1798-1837). Bella lettera autografa firmata alla sorella Paolina, 23 Giugno s.a. (ma 1826) e s.l. (ma da Bologna), BRIOSCHI-LANDI 941, due pagine 8°, indirizzo autografo in piego (Alla Nobile Signora Contessa Paolina Leopardi Recanati): Paolina mia. Ti mando il primo tometto del Petrarca. Ne sto aspettando altri due, e te li manderò. Gli altri usciranno a momenti, perché il mio lavoro è ormai finito. Vedrai che sorte di fatiche toccano alle volte ai poveri letterati. Ma questa per me è la prima e sarà certamente l'ultima di questo genere; e non avrei fatta neppur questa se non mi ci fossi obbligato con una parola data inconsideratamente, che mi ha fatto disperare. Pure me ne sono cavato più presto ch'io non credevo. , Vo sempre sospirando il momento di riveder Recanati, che sarà certamente presto, piacendo a Dio. Qui si fa continuamente un ammazzare che consola: l'altra sera furono ammazzate quattro persone in diversi punti della città. Il gov
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LEOPARDI, Giacomo (1798-1837). Bella lettera autografa firmata alla sorella Paolina, 23 Giugno s.a. (ma 1826) e s.l. (ma da Bologna), BRIOSCHI-LANDI 941, due pagine 8°, indirizzo autografo in piego (Alla Nobile Signora Contessa Paolina Leopardi Recanati): Paolina mia. Ti mando il primo tometto del Petrarca. Ne sto aspettando altri due, e te li manderò. Gli altri usciranno a momenti, perché il mio lavoro è ormai finito. Vedrai che sorte di fatiche toccano alle volte ai poveri letterati. Ma questa per me è la prima e sarà certamente l'ultima di questo genere; e non avrei fatta neppur questa se non mi ci fossi obbligato con una parola data inconsideratamente, che mi ha fatto disperare. Pure me ne sono cavato più presto ch'io non credevo. , Vo sempre sospirando il momento di riveder Recanati, che sarà certamente presto, piacendo a Dio. Qui si fa continuamente un ammazzare che consola: l'altra sera furono ammazzate quattro persone in diversi punti della città. Il governo non se ne dà per inteso. Io finalmente sono entrato in un tantin di paura; ho cominciato ad andar con riguardo la notte, e ho cura di portar sempre danaro addosso, perché l'usanza è, che non vi trovano danaro, vi ammazzano senza complimenti. Salutami quanto più puoi Babbo, Mamma e i fratelli. L'altro giorno il marito di Angelina mi disse che D. Rodriguez è ancora vivo, ma che poco può durare. Tu come stai di salute? come sta Babbo e Mamma? come stanno i fratelli? Pietruccio che fa? non ti rincresca di entrare in dettagli minuti quando mi scrivi, e d'informarmi di ogni cosa della mia cara famiglia. La mia salute migliora molto, grazie a Dio, coll'estate: finalmente sono arrivato a potere andar di corpo senza pillole; cosa che mi pare una maraviglia, perché da ottobre in qua non mi era stata mai possibile; e le pillole mi guastavano lo stomaco orribilmente. Salutami tanto D. Vincenzo e il Curato. Addio, Paolina mia. T'amo quanto tu sai. Giordani saluta tanto te e Carlo. La lettera fu oggetto di una cattiva trascrizione da parte di Prospero Viani, poi trasportata nelle edizioni Moroncini e Flora. Segnalò i tagli (nella parte sugli 'ammazzamenti' di cui poco s'interessa l'amministrazione pontificia) e gli errori Luigi PESCETTI (Una lettera leopardiana, "Il Mattino", 26 maggio 1953), che concludeva: "Tutto è bene quel che finisce bene. L'essenziale è che gli autografi di persone illustri si conservino, anche se ben nascosti, e non si distruggano"; con l'inserimento delle correzioni Pescetti nella recente edizione Brioschi-Landi (vol. II, pp. 1186-1187) si può dire che tutto sia finito bene.

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LEOPARDI, Giacomo (1798-1837). Bella lettera autografa firmata alla sorella Paolina, 23 Giugno s.a. (ma 1826) e s.l. (ma da Bologna), BRIOSCHI-LANDI 941, due pagine 8°, indirizzo autografo in piego (Alla Nobile Signora Contessa Paolina Leopardi Recanati): Paolina mia. Ti mando il primo tometto del Petrarca. Ne sto aspettando altri due, e te li manderò. Gli altri usciranno a momenti, perché il mio lavoro è ormai finito. Vedrai che sorte di fatiche toccano alle volte ai poveri letterati. Ma questa per me è la prima e sarà certamente l'ultima di questo genere; e non avrei fatta neppur questa se non mi ci fossi obbligato con una parola data inconsideratamente, che mi ha fatto disperare. Pure me ne sono cavato più presto ch'io non credevo. , Vo sempre sospirando il momento di riveder Recanati, che sarà certamente presto, piacendo a Dio. Qui si fa continuamente un ammazzare che consola: l'altra sera furono ammazzate quattro persone in diversi punti della città. Il governo non se ne dà per inteso. Io finalmente sono entrato in un tantin di paura; ho cominciato ad andar con riguardo la notte, e ho cura di portar sempre danaro addosso, perché l'usanza è, che non vi trovano danaro, vi ammazzano senza complimenti. Salutami quanto più puoi Babbo, Mamma e i fratelli. L'altro giorno il marito di Angelina mi disse che D. Rodriguez è ancora vivo, ma che poco può durare. Tu come stai di salute? come sta Babbo e Mamma? come stanno i fratelli? Pietruccio che fa? non ti rincresca di entrare in dettagli minuti quando mi scrivi, e d'informarmi di ogni cosa della mia cara famiglia. La mia salute migliora molto, grazie a Dio, coll'estate: finalmente sono arrivato a potere andar di corpo senza pillole; cosa che mi pare una maraviglia, perché da ottobre in qua non mi era stata mai possibile; e le pillole mi guastavano lo stomaco orribilmente. Salutami tanto D. Vincenzo e il Curato. Addio, Paolina mia. T'amo quanto tu sai. Giordani saluta tanto te e Carlo. La lettera fu oggetto di una cattiva trascrizione da parte di Prospero Viani, poi trasportata nelle edizioni Moroncini e Flora. Segnalò i tagli (nella parte sugli 'ammazzamenti' di cui poco s'interessa l'amministrazione pontificia) e gli errori Luigi PESCETTI (Una lettera leopardiana, "Il Mattino", 26 maggio 1953), che concludeva: "Tutto è bene quel che finisce bene. L'essenziale è che gli autografi di persone illustri si conservino, anche se ben nascosti, e non si distruggano"; con l'inserimento delle correzioni Pescetti nella recente edizione Brioschi-Landi (vol. II, pp. 1186-1187) si può dire che tutto sia finito bene.
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Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's, for each lot, is calculated in the following way: 24% on the hammer price of the first € 110.000,00 18,5% on the hammer price for any amount in excess of € 110.000,00