Tancredi (1927-1964)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Tancredi (1927-1964)

A proposito dell'atmosfera norvegese 1

Details
Tancredi (1927-1964)
A proposito dell'atmosfera norvegese 1
firmato e datato Tancredi 59 (in basso a destra); firma, data e titolo Tancredi 59 a proposito dell'atmosfera norvegese 1 (sul retro)
tecnica mista su masonite
cm 89x116
Eseguito nel 1959
Provenance
Milano, asta Sotheby's, 25 maggio 1993, lotto 213
Galleria Mazzoleni, Torino
ivi acquisito dall'attuale proprietario nel 2007
Literature
M. Dalai Emiliani, Tancredi. i dipinti e gli scritti, Torino 1997, vol. I, p. 267, n. 803 (illustrato)
Exhibited
Mel, Palazzo delle Contesse, Tancredi e lo spazialismo veneto, 11 dicembre 2004 - 13 febbraio 2005
Special notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.

If you wish to view the condition report of this lot, please sign in to your account.

Sign in
View condition report

Lot Essay

Per fare della pittura bisogna amare la natura; credo che un quadro debba essere altrettanto natura quanto lo è una foglia. Una foglia assomiglia in parte ad un albero, un albero assomiglia al cielo. C'è un solo modo di capire la natura, guardarla più che sentirla; la natura si può dividere in forme che si possono moltiplicare all'infinito; scindendola si scopre la geometria.
Tancredi

Un uomo tanto è più grande quanto più universo ha in sé; un quadro tanto è più grande quanto più universo ha in sé.
Tancredi

Nel brevissimo percorso di Tancredi Parmeggiani, l'artista tragicamente scomparso nel 1964 a soli 37 anni, le opere più interessanti rappresentano una profonda evocazione della natura ottenuta con gli strumenti della pittura.
Il riferimento alla Norvegia che appare nel titolo di questo dipinto è particolarmente significativo. I paesi dell'Europa del Nord rappresentavano per la cultura italiana del periodo l'aspirazione a una più ampia libertà e a una compiuta modernità. Tancredi aveva però sviluppato un particolare legame con questi paesi, da cui proveniva Tove Dietrichson, la ragazza destinata a diventare sua moglie, conosciuta nel 1958 mentre si trovava in Italia per motivi di studio. Dopo averla sposata nel 1959 aveva trascorso con lei l'estate in Svezia e Norvegia. Rimasto profondamente colpito dai colori e dalla luce rielabora in questo dipinto l'atmosfera norvegese attraverso combinazioni di colori freschi e primaverili. L'aria libera, gli spazi aperti sono espressi da accordi di verdi e azzurri che rinnovano la tradizione del paesaggio trasformando la descrizione in astrazione pura. Questo sentimento della natura, ai confini col panteismo si coniuga con un semplice impianto geometrico. Le geometrie di Tancredi non sono mai rigide: il colore è ospitato da una composizione dalla struttura semplice e vitale: nove forme pressoché rettangolari sono distribuite in tre file e tre colonne, separate da zone più chiare. Le forme non sono però perfettamente geometriche e lo schema è ravvivato da una nuvola di colore disposta in diagonale.
Questo dipinto rappresenta perfettamente la fase più fresca e ricca dell'opera dell'artista, quella che si colloca nella seconda metà degli anni Cinquanta, il periodo di massimo fulgore per la pittura Informale e per Tancredi che ne è uno dei massimi esponenti a livello internazionale.