Turi Simeti (N. 1929)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Turi Simeti (N. 1929)

Un ovale bianco

Details
Turi Simeti (N. 1929)
Un ovale bianco
firmato e datato Simeti 69 (sul retro)
acrilico su tela sagomata
cm 140,5x151
Eseguito nel 1969
Opera registrata presso l'Archivio Turi Simeti, Milano, n. 1969-B1401, come da autentica su fotografia
Provenance
Collezione Pellizzari, Verona
ivi acquisito dall'attuale proprietario
Literature
AA.VV. Turi Simeti Catalogo Generale, San Marino 2007, p. 39 (illustrato)
Exhibited
Dusseldörf, Galerie 44, Turi Simeti, 11 marzo - 29 aprile 1977
Schaffausen, Kunstverein, Turi Simeti, 1982
Aquisgrana, Galerie Monochrome, Turi Simeti, 1987
Milano, Galleria Dep Art, Simeti Anni Sessanta, 20 giugno - 27 luglio 2013, cat., p. 85, n. 94 (illustrato)
Special notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.
Further details
'UN OVALE BIANCO' (A WHITE OVAL); SIGNED AND DATED ON THE REVERSE; ACRYLIC ON SHAPED CANVAS

Lot Essay

Eseguita nel 1969, Un Ovale bianco è un esempio puro e minimale del rilievo ellittico che rappresenta la base della pratica di Turi Simeti. In questo tipo di produzione, che inizia nel 1962, le opere monocromatiche cercano di interrogare gli elementi fondamentali dello spazio pittorico, creando superfici quasi scultoree su cui sono esaminate le relazioni fra la luce, la forma ed il colore. Mentre le sue opere dei primi anni Sessanta presentavano molteplici ellissi, negli ultimi anni dello stesso decennio Simeti ha drasticamente ridotto il numero di questi rilievi ovali sulla tela, cercando di portare nuovi livelli di chiarezza alla sua visione. In sostanziale sintonia con coeve esperienze in ambito internazionale motivate da una comune volontà di azzeramento della tradizione e dei codici precostituiti dell'espressione artistica, il linguaggio di Turi Simeti si definisce attraverso l'acquisizione della monocromia e del rilievo come uniche forme compositive e si struttura principalmente intorno a un elemento geometrico, l'ellisse, che diventerà la cifra del suo lavoro artistico.
Come i suoi contemporanei Piero Manzoni, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, Simeti ha concepito la sua pratica come una ricerca visiva, usando distillazioni rigorose e ripetizioni, per accedere un nuovo grado di 'zero' nell'espressione artistica.
Fondamentale per inquadrare l'opera di Simeti in uno specifico scenario, risulta il suo inserimento nel progetto "Zero Avantgarde", che fa la sua prima uscita nel 1965 nello studio di Lucio Fontana a Milano, per proseguire con esposizioni nelle gallerie Il Punto di Torino e Il Cavallino di Venezia.
Executed in 1969, Un ovale bianco is a pure and minimal example of the elliptical reliefs which represent the cornerstone of Turi Simeti's practice. Initiated in 1962, these monochromatic works sought to interrogate the fundamental elements of pictorial space, creating near-sculptural surfaces upon which the relationship between light, form and colour could be placed under scrutiny. Whilst his works of the early 1960s had featured multiple ellipses, by the latter part of the decade Simeti had dramatically reduced the number of oval reliefs within a single canvas, seeking to bring new levels of clarity to his vision.
In line with contemporary experiences at the international level motivated by a shared desire to free artistic expression from tradition and preestablished codes through the acquisition of monochrome and relief as the sole compositive forms, his language defined and structured itself around a geometric element, the ellipse, which was to become the code of his artistic work.
Like his contemporaries Piero Manzoni, Enrico Castellani and Agostino Bonalumi, Simeti conceived of his practice as visual research, using rigorous distillations and repetitions in an attempt to access a new 'zero' degree of artistic expression.
His participation in the Zero Avantgarde project, which made its debut in 1965 in Lucio Fontana's studio in Milan, then followed by exhibitions in the galleries Il Punto of Turin and Il Cavallino in Venice, played an even greater role in featuring Simetis work as part of this specific scenario.